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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022

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IN ASCOLTO DEI FUTURI COLLEGHI: I CONTATTI FP CGIL INPS SUL TERRITORIO

UN’ALTRA P.A., UN’ALTRA INPS, UN ALTRO STATO DI EMERGENZA

  A due anni dallo scoppio della pandemia, ci troviamo ancora al centro di un vortice di ansie, semi-chiusure, di crisi economica e sociale e di “smart working sì” - “smart working no”, etc. Ma cosa sarebbe successo se la pandemia avesse colpito un’Italia diversa? Se il nostro Paese - al contrario di quanto ha fatto negli ultimi trent’anni - avesse investito più risorse nel settore pubblico e nel mondo del lavoro, non avremmo forse una situazione decisamente migliore di quella attuale? Immaginiamo, tanto per fare l’esempio più lampante (ma non l’unico), ospedali e strutture sanitarie con più posti letto e terapie intensive, più personale, più risorse per la ricerca medica (dunque anche per vaccini e farmaci contro i Coronavirus) e così via.  Lo stesso discorso vale ovviamente per tutti i servizi pubblici offerti dallo Stato. Pensiamo anche all’INPS. Immaginiamo se - come chiede da tempo anche il sindacato - l’Istituto avesse avuto più personale ed ulteriori risorse per la formazione e

ALTRO CHE “SMARTPHONE SULLA BOTTIGLIA DEL LATTE” NOI ABBIAMO TENUTO INSIEME UN PAESE, VOI CHE AVETE FATTO?

Come sempre l’illuminato Ministro della Funzione Pubblica non perde occasione di tirare fuori dal cilindro l’ennesima esternazione inopportuna e fuori luogo con un’intervista a Sky Tg 24 nella quale accusa lo smart working di essere una copertura dei soliti dipendenti pubblici fannulloni che secondo lui “fanno finta di lavorare quando invece [starebbero] chiusi in casa col telefonino sulla bottiglia del latte!”. Purtroppo, non essendo così illuminati come l’esimio ministro, non riusciamo a capire quale comodità ci sarebbe ad appoggiare uno smartphone ad una bottiglia e come questo gesto possa dissimulare una attività lavorativa, ma forse abbiamo modi diversi di concepire il “Lavoro”. Quello che però capiamo bene sono le condizioni in cui versa questo paese che portano a chiederci cosa avrebbe fatto questo governo cd “dei migliori” per dare lezioni di come si lavora a gente che nei mesi più bui della pandemia ha tenuto insieme i servizi essenziali del paese con risorse e strumenti esigu

NO, MINISTRO BRUNETTA, NON FACCIAMO FINTA

No, al contrario di quanto ha dichiarato il ministro Renato Brunetta, in smart working non facciamo "finta di lavorare con il telefonino sulla bottiglia del latte". Omaggiamo però le sue infelici dichiarazioni con questo smart-selfie al sapore di latte scremato . E voi? Inviateci le vostre foto , noi garantiremo l'anonimato e le pubblicheremo in omaggio al nostro ministro:  fpcgilinps@gmail.com . Facciamo ovviamente nostre le dichiarazioni della segretaria confederale CGIL Tania Scacchetti in merito : "Le sue dichiarazioni indignano e screditano il lavoro di tutti coloro che, in questi mesi di emergenza sanitaria, proprio grazie al lavoro agile e affrontando le difficoltà legate alla infrastrutturazione digitale, sono riusciti a garantire la continuità dei servizi, preservando al contempo la salute dei cittadini e dei lavoratori. A loro andrebbe detto grazie”. E aggiunge: "Quello che ci dicono le prime statistiche è che è aumentata la produttività del lavoro. E

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