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IN ASCOLTO DEI FUTURI COLLEGHI: I CONTATTI FP CGIL INPS SUL TERRITORIO

ALTRO CHE “SMARTPHONE SULLA BOTTIGLIA DEL LATTE” NOI ABBIAMO TENUTO INSIEME UN PAESE, VOI CHE AVETE FATTO?


Come sempre l’illuminato Ministro della Funzione Pubblica non perde occasione di tirare fuori dal cilindro l’ennesima esternazione inopportuna e fuori luogo con un’intervista a Sky Tg 24 nella quale accusa lo smart working di essere una copertura dei soliti dipendenti pubblici fannulloni che secondo lui “fanno finta di lavorare quando invece [starebbero] chiusi in casa col telefonino sulla bottiglia del latte!”. Purtroppo, non essendo così illuminati come l’esimio ministro, non riusciamo a capire quale comodità ci sarebbe ad appoggiare uno smartphone ad una bottiglia e come questo gesto possa dissimulare una attività lavorativa, ma forse abbiamo modi diversi di concepire il “Lavoro”.

Quello che però capiamo bene sono le condizioni in cui versa questo paese che portano a chiederci cosa avrebbe fatto questo governo cd “dei migliori” per dare lezioni di come si lavora a gente che nei mesi più bui della pandemia ha tenuto insieme i servizi essenziali del paese con risorse e strumenti esigui ed in forte condizioni di sottodimensionamento organico.

Perché sempre l’illustre Ministro sono mesi che propaganda, rilanciato dagli organi di stampa di grande qualità, la vulgata del PIL migliore d’Europa, eppure i dati messi a confronto raccontano un’altra storia rispetto a quella dell’elevato Ministro. La crescita dei sei punti percentuali di PIL sono, di fatto, una ben magra consolazione rispetto alle condizioni prepandemiche del paese che nel 2020 perse più di nove punti percentuali del proprio prodotto interno lordo; un tonfo degno dei primi del novecento. Più che un balzo del PIL dovremmo parlare di un rimbalzo, dato che il PIL complessivo non riesce a recuperare neanche i livelli del biennio 2009-2010 nel ciclone della crisi economica dei mutui sub-prime.

Anche sul fronte occupazione ci troviamo di fronte a più di 286 mila posti di lavoro persi da inizio pandemia e la finta ripresa del lavoro coincide con il riesplodere del precariato come forma prevalente di assunzione. A dicembre 2021 i dipendenti a termine hanno raggiunto tre milioni e 77 mila unità polverizzando il record del 2018 (prima dell’entrata in vigore del decreto Dignità). Senza contare le condizioni in cui si lavora e le morti bianche che riempiono le pagine di cronaca nera senza che alcuna istituzione politica prenda seriamente in mano la questione della sicurezza sul lavoro. Dopo lo scempio del Jobs Act che ha messo in forte difficoltà il sistema della vigilanza ispettiva le morti sui luoghi di lavoro sono aumentate fino a toccare anche al giovane studente di 18 anni Lorenzo Parelli morto dentro una fabbrica l’ultimo giorno della sciagurata alternanza scuola-lavoro che sfrutta i nostri ragazzi ricordandogli che in questo paese l’istruzione è un lusso e che devono imparare lo sfruttamento del padrone sin da giovani anche tragicamente a costo della vita. 

E dell’economia ne vogliamo parlare? Nell’ultimo anno l’inflazione è salita a livelli allarmanti che non si toccavano dal 1996, 4,8% mentre i salari rimangono fermi da 10 anni i prezzi corrono il triplo più veloci e l’Italia si prende l’ambitissimo primato di unica nazione dell’eurozona dove i salari, negli ultimi 30 anni, sono diminuiti nel loro potere d’acquisto. Dal 1990 al 2020, il salario è cresciuto del 34 percento in Germania e del 31 percento in Francia, mentre in Italia abbiamo visto una diminuzione del 3 percento del salario medio. In termini strettamente economici tutto questo si tradurrà in una spesa annua maggiore di 1700 euro in media a famiglia nel 2022 di cui 284 euro medi annui sarà il peso del carrello della spesa che aumenterà.

Sempre sulle tasche degli italiani graveranno anche i rincari energetici che questo governo “all stars” non è riuscito, se non in minimissima parte, ad arginare andando a mettere in ulteriori difficoltà non solo le famiglie ma anche i settori produttivi del paese già colpiti dalla pandemia, pensiamo alle piccole-medie imprese, ai settori del turismo, dello sport ecc.

E tutto questo condito dall’inverecondo spettacolo che la politica ha dato nell’elezione del Capo Stato, pensando più alla propria poltrona che all’interesse del paese.

Quindi elevatissimo ministro ci dica per favore, ma voi cd “migliori” lo smartphone dove lo appoggiate mentre lavorate per raggiungere questi eccelsi risultati per il bene del paese?

Lorenzo Campanella

Invia la tua foto sullo smart working “al sapore di latte” immaginato da Brunetta al nostro indirizzo email: fpcgilinps@gmail.com. Noi la ripubblicheremo garantendo l’anonimato e la sua “lunga conservazione”!



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