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Visualizzazione dei post da dicembre, 2021

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IN ASCOLTO DEI FUTURI COLLEGHI: I CONTATTI FP CGIL INPS SUL TERRITORIO

“LA TRIONFERÀ” – LA STORIA DI UN GRANDE IDEALE NARRATA DA UN ANGOLO SPERDUTO DELL’ITALIA

Un universo storico racchiuso nel microcosmo di un piccolo paese della bassa padana quello tracciato da Massimo Zamboni in questo, per molti versi stupefacente, racconto che ripercorre tutto il Novecento fino ai giorni nostri. L’autore è il chitarrista degli ex CCCP (un nome, un programma) che, come racconta lui stesso, in un pugno di anni pubblicano album in vinile dai titoli che sembrano fucilate: Ortodossia, il primo 45 giri, “un grumo scarlatto” scrivono sui giornali, con tre militari armati della Ddr in marcia sulla copertina; Compagni Cittadini Fratelli Partigiani, il secondo; Affinità e divergenze tra il compagno Togliatti e noi, il primo lp. Apertamente schierato ideologicamente, quindi, ma proprio per questo, forse, paradossalmente in grado di assumere una visuale ampia e di mettersi in una posizione capace di parlare alla composita umanità di chi voleva un tempo cambiare il mondo e si è visto invece scippare un ideale, un modo di vivere, senza sapere bene perché. Sembrano sto

CONSIDERAZIONI SULLO SCIOPERO GENERALE DEL 16 DICEMBRE

Giusto fornire alcune motivazioni a sostegno dello sciopero generale di giovedì  prossimo, 16 dicembre. È sicuramente vero che la pandemia ha accentuato le disuguaglianze, tra ceti sociali,  fasce di reddito, di genere e a secondo dei territori del paese.  In una fase di ripresa,  in relazione anche al PNRR, ogni provvedimento del governo dovrebbe partire da  questo dato e provare quindi a ridurre le differenze che si sono generate. Purtroppo,  leggendo la Legge di Bilancio di prossima emanazione, anche partendo dal  presupposto che non si possa fare tutto e subito, appare evidente che  provvedimenti che dovrebbero aver il segno dell’equità e della giustizia sociale non  perseguono questi obiettivi.  Si coglie invece una direzione del vento, citando  Seneca, che va in tutt’altra direzione.  Sul fisco, ad esempio, si doveva dare la giusta  priorità a chi non arriva a 1000 euro al mese e poi progressivamente ad altri,  fermandosi però ad un certo punto, perché in questo momento i cosidde

SCIOPERO GENERALE: L'INTERVENTO DELLA NOSTRA COLLEGA ELENA A BARI

Vi riportiamo l'intervento di Elena Monticelli, delegata Cgil Inps della sede di Foggia, alla manifestazione unitaria di Cgil e Uil di sabato scorso 11 dicembre a Bari che crediamo riassuma bene le motivazioni per le quali la Fp Cgil Inps aderisce allo sciopero del 16 dicembre. Invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici dell'Inps ad aderire convintamente.   "Il 16 dicembre anche noi lavoratrici e lavoratori  dei servizi pubblici aderiamo allo sciopero generale. Aderiamo allo sciopero perché vogliamo che le risorse messe in legge di bilancio siano adeguate a riformare l'ordinamento ed il sistema di classificazione delle funzioni centrali. Vogliamo che vengano stanziate maggiori risorse per la contrattazione decentrata, la formazione e la valorizzazione professionale   Aderiamo allo sciopero perché vogliamo che la legge di bilancio garantisca il potenziamento dei servizi pubblici delle autonomie locali.  In queste ore sentiamo ai telegiornali che i sindacati sono irre

SCIOPERO GENERALE: PERCHÈ ADERIRE

L’emergenza pandemica ha travolto le vite di tutti di noi e, da un punto di vista politico, ha certamente messo in crisi un sistema socio-economico che fa acqua da tutte le parti. Anche noi lavoratori dell’INPS ce ne accorgiamo tutti i giorni quando eroghiamo - purtroppo ancora oggi - prestazioni da record a disoccupati e cassintegrati, quando lavoriamo sui sempre più magri conti assicurativi dei lavoratori precari e quando ci confrontiamo con i tanti utenti che bussano ai nostri sportelli; senza contare, ovviamente, le difficoltà e i drammi che tocchiamo fuori dall’Istituto attraverso gli occhi dei nostri cari, dei nostri figli e dei nostri amici.  Attraverso il nostro lavoro quotidiano ci siamo convinti sempre di più, ad esempio, della necessità di ammortizzatori sociali efficaci e di stampo universalistico, della necessità di maggiore flessibilità nell’accesso agli assegni pensionistici e dell’urgenza di pensioni di garanzia per i lavoratori più precari. Nonostante l’urgenza di simi

SOLTANTO IN SICUREZZA: IL LAVORO E IL PROTOCOLLO INPS

  Il conto delle ondate lo abbiamo ormai perso da tempo: ogniqualvolta la pandemia sembra arretrare, il virus offre l'ennesimo colpo di coda, aumentando la frustrazione collettiva ed esasperando le tensioni sociali. Provvedimenti emanati per gestire l’emergenza come il Green pass sfuggono allo stato d'eccezione e diventano la regola, con tanto di dibattito pubblico su eventuali requisiti più stringenti per il rilascio della certificazione verde. In questo quadro a tinte fosche, in cui perfino le garanzie costituzionali subiscono di fatto una limitazione, le Pubbliche Amministrazioni – sulla scorta di quanto deciso dal Ministro Brunetta – sono tornate a operare in presenza, non per ragioni di produttività ma per “risollevare l’economia italiana”, alimentando l’indotto dei bar e dei luoghi di ristorazione (sic). Questa disposizione pare sia oggi messa in discussione da alcuni atteggiamenti superficiali, che talora emergono dai territori. Il successo della campagna vaccinale o l’a

FONDO PERSEO-SIRIO: SÌ O NO? INTERVISTA AL RESP. PREVIDENZA FP CGIL

Intervista a Claudio Tosi, Responsabile nazionale Previdenza Fp Cgil. Perché è stato introdotto normativamente il silenzio assenso in relazione alla questione dell'adesione al Fondo Perseo Sirio? Eticamente non sarebbe stato meglio lasciare la scelta esplicita ai lavoratori? Dipende dall'approvazione della Legge 205 del 2017(legge di bilancio del 2018) la quale ha stabilito che le parti istitutive dei fondi di previdenza complementare dovevano occuparsi della regolamentazione inerente alle modalità di espressione della volontà di adesione agli stessi, incentivando la forma del silenzio-assenso (come avviene per la maggior parte dei fondi) e la relativa disciplina di recesso del lavoratore. Tali modalità devono garantire, però la piena e diffusa informazione dei lavoratori nonché la libera espressione di volontà dei lavoratori medesimi, sulla base di direttive della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP). Per questo sono garantiti 6 mesi per

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