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Visualizzazione dei post da febbraio, 2021

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IN ASCOLTO DEI FUTURI COLLEGHI: I CONTATTI FP CGIL INPS SUL TERRITORIO

PERCHE' UN BLOG PER LA CGIL DELL'INPS?

C’è chi dice che il blog sia uno strumento superato. Secondo alcuni Twitter, Facebook e Instagram non rappresentano soltanto il futuro, sono il presente, assoluto e tiranno. Se non esisti lì — se non vivi in quegli spazi — sei fuori dal tempo. “ Non avrai altro medium al di fuori di me ”. Ma i social network possono, da soli, assolvere la funzione dell’agorà? Si può determinare la bontà di un’idea, l’assennatezza di un principio, la ragionevolezza di un’obiezione con un semplice cuoricino o un pollice verso? Secondo noi no. Il blog della FP-CGIL Inps rappresenta, sotto questo profilo, un contributo: il tentativo di ampliare i confini del confronto pubblico sulla direzione intrapresa dal paese e dalla Pa. Da tempo assistiamo a una banalizzazione del discorso politico che ha un obiettivo preciso: stordire e confondere. Anni di misure fallimentari non sono bastate a imporre un rovesciamento della prospettiva, un’inversione di marcia rispetto ai tagli incondizionati, come unica soluzione i

LE CONSEGUENZE DEL PRIMO BRUNETTA SUL MONDO DEL LAVORO

Con il giuramento al Quirinale dello scorso 13 febbraio, la Pubblica Amministrazione ha ufficialmente un nuovo ministro, l’On. Renato Brunetta. Si tratta di una personalità che ha già ricoperto lo stesso ruolo dal 2008 al 2011 e non solo generando la contestata riforma che porta il suo nome, ma anche alimentando un aspro clima sociale nei confronti dei lavoratori pubblici a colpi di virulenti epiteti come “fannulloni” o “la peggiore Italia” che risuonano ancora oggi nelle menti di molti di noi. Simili modalità comunicative ebbero l’effetto di costruire una narrazione utile a giustificare alcune delle normative più regressive per il mondo del lavoro pubblico. Come ha già ricordato infatti la segretaria nazionale della FP CGIL, Serena Sorrentino, in quegli anni Brunetta ha bloccato la contrattazione, verticalizzato l’organizzazione del lavoro, limitato il diritto alla formazione, favorito le esternalizzazioni ed il precariato e, attraverso una indiscriminata decurtazione della retribuz

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