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Visualizzazione dei post da 2023

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IN ASCOLTO DEI FUTURI COLLEGHI: I CONTATTI FP CGIL INPS SUL TERRITORIO

SIN-ZA SPERANZA

Anche quest'anno l'Istituto si è impegnato a mettere mano al preoccupante ritardo accumulato negli ultimi decenni e la dirigenza ha deciso di  legare una parte consistente del nostro incentivo speciale a progetti che in 12 mesi dovrebbero sanare i problemi cronici che affliggono le gestioni ex-Inpdap.  Le previsioni iniziali, impostate dalla Pianificazione, però hanno completamente ignorato la situazione reale degli uffici e oggi, dopo quasi 10 mesi, tutte le Direzioni regionali registrano significativi deficit rispetto agli aggregati di punteggio omogeneizzato da raggiungere entro il 31 dicembre e si affannano a chiedere una  rimodulazione degli obiettivi, ovvero una loro corposa riduzione. Anche la dirigenza si sta accorgendo che la programmazione dell'attività, qualora l'obbiettivo diventi un punteggio da raggiungere, è quasi priva di significato poiché molte pratiche hanno scarsa valorizzazione, intere fasi delle lavorazioni sono ignorate, le notifiche delle determi

DAI TERRITORI | CASERTA: UNITI PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E PER LA COSTITUZIONE

Lo scorso 26 settembre, la FP CGIL dell’INPS di Caserta ha tenuto un’assemblea con i lavoratori in cui si è discusso della piattaforma programmatica che ha dato vita alla Manifestazione nazionale “La Via Maestra. Insieme per la Costituzione” del prossimo 7 ottobre: lavoro, sanità pubblica, ambiente, Mezzogiorno ed, ovviamente, Pubblica Amministrazione e assunzioni.  All’indomani dell’assemblea è infatti cominciata in sede la raccolta firme per sostenere il P iano straordinario di assunzioni nella PA promosso dalla nostra organizzazione sindacale ( occupa.fpcgil.it ). Un tema sentito tra i corridoi dell’ente casertano dove, infatti, a fronte di carenze d’organico rilevate per oltre 100 dipendenti, meno di 30 tra i vincitori dell’ultimo concorso sono poi giunti in sede, dando luogo a partecipate assemblee unitarie con i lavoratori solo pochi mesi fa. Le conseguenze del sotto organico, infatti, le viviamo sulla nostra pelle: bassi incentivi causa giacenze, sovraccarichi e stress correla

UNA RETE PER I CITTADINI, UNA RETE PER I LAVORATORI

Una rete per i cittadini, una rete per i lavoratori Quando la pandemia si è abbattuta sul paese, l’attenzione dell’opinione pubblica si è rivolta a noi. Talk show e organi di informazione si chiedevano cosa avrebbe fatto lo Stato per proteggere la cittadinanza: come avrebbe reagito la sanità a questo nemico invisibile e come l’INPS avrebbe potuto sostenere i cittadini garantendo un reddito a chi versava in difficoltà. Non erano domande banali. Per anni la Pubblica Amministrazione è stata concepita come un salvadanaio cui attingere : una riserva naturale progressivamente svuotata di significato, con un potenziale pericolo per la tenuta dei servizi. Lo scoppio della crisi ha fatto emergere drammaticamente nodi e strozzature spesso ignorati, per scelta o per miopia, presentando il conto agli italiani. Mentre nel paese si sgretolava la narrazione dei tagli forzati, ed emergeva un rinnovato senso di comunità basato su messaggi di speranza, anche l’Istituto viveva una rivoluzione in sc

RI-GENERAZIONI: IL LAVORO NEI SERVIZI PUBBLICI CREA IL FUTURO

  Nei giorni scorsi si è tenuto il congresso nazionale della FP CGIL.  Il congresso, dal titolo "Rigenerazioni - Il lavoro nei servizi pubblici crea il futuro", ha confermato Serena Sorrentino come segretaria generale della categoria. Sono stati giorni di dibattito intenso, in cui si è discusso di necessità di difesa e rilancio del lavoro pubblico, attraverso i rinnovi dei contratti collettivi, l'applicazione di quelli sottoscritti, assunzioni stabili di lavoratori, nuovi modelli organizzativi che rendano più appetibile lavorare nel pubblico impiego. Si è parlato anche di INPS, delle gravissime carenze di personale in particolare nelle Regioni del Centro Nord, che rischia di intaccare in modo serio e irreparabile la tenuta dei servizi alla cittadinanza e la stessa presenza sul territorio dell'Istituto.  Al di là di fantasiose idee organizzative che rischiano di peggiorare la tenuta dei servizi sul territorio, noi riteniamo che l'INPS abbia tutte le competenze e le

POSTO FISSO: IL LUNGO ADDIO

  Nell’Era della precarietà, neanche la Pubblica Amministrazione garantisce più sicurezza lavorativa ai propri dipendenti: negli ultimi dieci anni, infatti, la P. A. italiana ha registrato una riduzione del 2,8% dei dipendenti a tempo indeterminato ed, al contrario, ben il 58,9% in più di contratti a tempo determinato. Si tratta dei dati che ha rilasciato l’ISTAT alla fine dello scorso anno, relativi all’arco temporale 2011-2020. Accanto a questi dati, relativi ai soli dipendenti, vi è un altrettanto notevole incremento dei collaboratori e dei vari atipici che lavorano e hanno lavorato per le pubbliche amministrazioni in questi dieci anni: +59,1%. Non c’è da stupirsi. In fondo, il “posto fisso” viene demonizzato da tempo immemore, tanto da apparire come una sciocca ossessione da bamboccioni di provincia nella famosa parodia zaloniana. Da anni ormai viene descritto più come un disvalore, invece che come garanzia di imparzialità da parte di chi garantisce servizi pubblici. Inoltre, da te

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