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IN ASCOLTO DEI FUTURI COLLEGHI: I CONTATTI FP CGIL INPS SUL TERRITORIO

PERCHE' UN BLOG PER LA CGIL DELL'INPS?

C’è chi dice che il blog sia uno strumento superato. Secondo alcuni Twitter, Facebook e Instagram non rappresentano soltanto il futuro, sono il presente, assoluto e tiranno. Se non esisti lì — se non vivi in quegli spazi — sei fuori dal tempo. “Non avrai altro medium al di fuori di me”.

Ma i social network possono, da soli, assolvere la funzione dell’agorà? Si può determinare la bontà di un’idea, l’assennatezza di un principio, la ragionevolezza di un’obiezione con un semplice cuoricino o un pollice verso? Secondo noi no.

Il blog della FP-CGIL Inps rappresenta, sotto questo profilo, un contributo: il tentativo di ampliare i confini del confronto pubblico sulla direzione intrapresa dal paese e dalla Pa. Da tempo assistiamo a una banalizzazione del discorso politico che ha un obiettivo preciso: stordire e confondere. Anni di misure fallimentari non sono bastate a imporre un rovesciamento della prospettiva, un’inversione di marcia rispetto ai tagli incondizionati, come unica soluzione indipendentemente dal problema.

Se la politica alza muri e costruisce recinti sempre più stretti, ecco allora che il sindacato – corpo intermedio e veicolo di democrazia – viene chiamato ad assolvere una missione vitale: dare voce a chi non ha più la forza di gridare, fare quadrato attorno a una posizione giusta, anche quando essa risulta impopolare. Il pensiero va alle parole di Emanuele Macaluso, recentemente scomparso, e al suo richiamo all'impegno politico e sociale, da testimoniare "con una militanza quotidiana".

Questa piattaforma nasce dallo sforzo congiunto dei lavoratori di un ente spesso infangato. Un ente che, malgrado tutto, ha garantito la tenuta sociale del paese in mezzo a una pandemia dolorosa e distruttiva.

La forza dei numeri è cristallina: 15 milioni di persone hanno beneficiato di 33,5 miliardi liquidati in appena dieci mesi. Uno sforzo senza precedenti nella storia della Repubblica, che dovrebbe essere ancor più apprezzato se si considerano i ritardi nelle assunzioni del personale e le scarse risorse a disposizione. Eppure questo non è bastato. L’INPS è stato aggredito, presentato come Istituto sordo, i suoi lavoratori sono stati ritratti come attori privilegiati della crisi, rei di avere ancora un reddito con cui sfamare le famiglie. In alcuni casi, penso alle pericolose carnevalate di CasaPound, si è arrivati ad annunci funebri sui volantini.

Noi vogliamo raccontare e raccontarci in modo diverso, perché lo squadrismo mediatico non fa paura e perché la logica della divisione tra lavoratori la rispediamo ai mittenti. Vogliamo sforzarci d'immaginare un paese e una Pubblica Amministrazione in trasformazione. Lo facciamo ogni giorno, grazie alle migliaia di militanti, agli iscritti, ai delegati sindacali che sul territorio danno forza a una comunità. Se la rete può servire per comunicare meglio in un momento in cui i legami umani risentono dell'allarme sanitario, ben venga. “La nostra causa è veramente giusta, serve gli interessi di tutti, gli interessi dell'intera società” diceva Di Vittorio. Anche sul web siamo pronti alla sfida.

di Giuseppe Lombardo


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