"Il 16 dicembre anche noi lavoratrici e lavoratori dei servizi pubblici aderiamo allo sciopero generale.
Aderiamo allo sciopero perché vogliamo che le risorse messe in legge di bilancio siano adeguate a riformare l'ordinamento ed il sistema di classificazione delle funzioni centrali. Vogliamo che vengano stanziate maggiori risorse per la contrattazione decentrata, la formazione e la valorizzazione professionale
Aderiamo allo sciopero perché vogliamo che la legge di bilancio garantisca il potenziamento dei servizi pubblici delle autonomie locali.
In queste ore sentiamo ai telegiornali che i sindacati sono irresponsabili per aver proclamato lo sciopero generale in questo periodo.
Sedicenti esperti cercano di smentire le tabelle diffuse dai sindacati sulla riforma delle aliquote fiscali.
Ma la verità è solo una: questa manovra favorisce i redditi più alti rispetto ai redditi più bassi.
La maggior parte dei dipendenti pubblici in Italia guadagna in media meno di 35 mila euro lordi, per questo la maggior parte non beneficerà della riforma delle aliquote fiscali.
Contemporaneamente il Mnistro Brunetta, dopo aver denigrato per mesi i lavoratori del pubblici impiego afferma che per gestire i fondi del PNRR sia sufficiente assumere personale a tempo determinato e 1000 esperti con NoiPA, la linkedin della pubblica amministrazione.
Beh noi crediamo che per garantire efficienza della PA sia necessario innanzitutto di massiccio piano di assunzioni in tutto il settore pubblico.
Stabilizzazioni non creazione di ulteriori sacche di precariato.
Presidente Draghi, Ministro Brunetta fatevi un giro nei nostri uffici e scoprirete che si stanno svuotando, e non per lo smart working, ma perché è in corso una emorragia di pensionamenti alla quale si deve far fronte solo con una piano di assunzioni di 500 mila posti a tempo indeterminato nei prossimi 3 anni, di certo non con l'aumento dell'età pensionabile e il ritorno alla Legge Fornero.
Se appena il 2.9% del personale della PA è under 30, fuori una generazione di laureati è prigioniera di disoccupazione, contratti precari e salari da fame.
Ci vuole rispetto e dignità per il settore pubblico, per tutti i lettori lavoratori e le lavoratrici che durante la pandemia non hanno mai smesso di fare il loro dovere garantendo ai cittadini servizi pubblici, le prestazioni sociali, il funzionamento della macchina statale.
Ancora una volta i lavoratori e lavoratrici del settore della sanità non sciopereranno il 16 dicembre per garantire il funzionamento del sistema sanitario nazionale pubblico.
Sistema sanitario che non può più subire tagli, cosa che temiamo possa succere con il taglio dell'IRAP.
A chi dice che siamo irresponsabili a scioperare rispondiamo che lo sciopero è rinuncia dei lavoratori al proprio salario giornaliero per esercitare un diritto.
La nostra responsabilità invece sta proprio in questo: scioperare per dare forza alle ragioni del sindacato per cambiare questa manovra finanziaria in meglio per i lavoratori e per tutti i cittadini."
Aderiamo allo sciopero perché vogliamo che le risorse messe in legge di bilancio siano adeguate a riformare l'ordinamento ed il sistema di classificazione delle funzioni centrali. Vogliamo che vengano stanziate maggiori risorse per la contrattazione decentrata, la formazione e la valorizzazione professionale
Aderiamo allo sciopero perché vogliamo che la legge di bilancio garantisca il potenziamento dei servizi pubblici delle autonomie locali.
In queste ore sentiamo ai telegiornali che i sindacati sono irresponsabili per aver proclamato lo sciopero generale in questo periodo.
Sedicenti esperti cercano di smentire le tabelle diffuse dai sindacati sulla riforma delle aliquote fiscali.
Ma la verità è solo una: questa manovra favorisce i redditi più alti rispetto ai redditi più bassi.
La maggior parte dei dipendenti pubblici in Italia guadagna in media meno di 35 mila euro lordi, per questo la maggior parte non beneficerà della riforma delle aliquote fiscali.
Contemporaneamente il Mnistro Brunetta, dopo aver denigrato per mesi i lavoratori del pubblici impiego afferma che per gestire i fondi del PNRR sia sufficiente assumere personale a tempo determinato e 1000 esperti con NoiPA, la linkedin della pubblica amministrazione.
Beh noi crediamo che per garantire efficienza della PA sia necessario innanzitutto di massiccio piano di assunzioni in tutto il settore pubblico.
Stabilizzazioni non creazione di ulteriori sacche di precariato.
Presidente Draghi, Ministro Brunetta fatevi un giro nei nostri uffici e scoprirete che si stanno svuotando, e non per lo smart working, ma perché è in corso una emorragia di pensionamenti alla quale si deve far fronte solo con una piano di assunzioni di 500 mila posti a tempo indeterminato nei prossimi 3 anni, di certo non con l'aumento dell'età pensionabile e il ritorno alla Legge Fornero.
Se appena il 2.9% del personale della PA è under 30, fuori una generazione di laureati è prigioniera di disoccupazione, contratti precari e salari da fame.
Ci vuole rispetto e dignità per il settore pubblico, per tutti i lettori lavoratori e le lavoratrici che durante la pandemia non hanno mai smesso di fare il loro dovere garantendo ai cittadini servizi pubblici, le prestazioni sociali, il funzionamento della macchina statale.
Ancora una volta i lavoratori e lavoratrici del settore della sanità non sciopereranno il 16 dicembre per garantire il funzionamento del sistema sanitario nazionale pubblico.
Sistema sanitario che non può più subire tagli, cosa che temiamo possa succere con il taglio dell'IRAP.
A chi dice che siamo irresponsabili a scioperare rispondiamo che lo sciopero è rinuncia dei lavoratori al proprio salario giornaliero per esercitare un diritto.
La nostra responsabilità invece sta proprio in questo: scioperare per dare forza alle ragioni del sindacato per cambiare questa manovra finanziaria in meglio per i lavoratori e per tutti i cittadini."