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IN ASCOLTO DEI FUTURI COLLEGHI: I CONTATTI FP CGIL INPS SUL TERRITORIO

SCIOPERO GENERALE: PERCHÈ ADERIRE

L’emergenza pandemica ha travolto le vite di tutti di noi e, da un punto di vista politico, ha certamente messo in crisi un sistema socio-economico che fa acqua da tutte le parti. Anche noi lavoratori dell’INPS ce ne accorgiamo tutti i giorni quando eroghiamo - purtroppo ancora oggi - prestazioni da record a disoccupati e cassintegrati, quando lavoriamo sui sempre più magri conti assicurativi dei lavoratori precari e quando ci confrontiamo con i tanti utenti che bussano ai nostri sportelli; senza contare, ovviamente, le difficoltà e i drammi che tocchiamo fuori dall’Istituto attraverso gli occhi dei nostri cari, dei nostri figli e dei nostri amici. 

Attraverso il nostro lavoro quotidiano ci siamo convinti sempre di più, ad esempio, della necessità di ammortizzatori sociali efficaci e di stampo universalistico, della necessità di maggiore flessibilità nell’accesso agli assegni pensionistici e dell’urgenza di pensioni di garanzia per i lavoratori più precari. Nonostante l’urgenza di simili riforme e l’evidente fallimento dei modelli adottati finora, la Legge di Bilancio che sta per essere approvata in Parlamento resta cieca e sorda alle richieste dei sindacati. 

Vale lo stesso per altri temi urgenti - anch’essi messi sul piatto delle consultazioni da parte delle forze sindacali - come quelli sul fisco, sulla Pubblica Amministrazione e sulle politiche del lavoro. In un Paese in cui l’85% dei lavoratori guadagna meno di 35mila euro l’anno, ad esempio, il Governo sceglie di appiattire e ridurre le aliquote Irpef finendo per avvantaggiare soprattutto quei pochi che percepiscono redditi superiori a 55mila euro l’anno, sottraendo quindi risorse finanziarie preziose per tutti gli altri.

Inoltre, in un Paese che destina solo il 9,67% del Pil nazionale alle retribuzioni dei suoi dipendenti pubblici (a fronte del 10,13% medio di tutta l’Unione europea, posizionandosi infatti ben 24esimo tra i 28 Paesi UE!), l’approvazione della Legge di Bilancio è anche l’occasione per aumentare consistentemente i finanziamenti previsti per l’applicazione del nuovo ordinamento professionale e alle possibilità di progressioni tra le aree. E ancora: il taglio dell’Irap che finanzia la sanità (proprio quella sanità che, soprattutto di questi tempi, desideriamo forte e universale!), l’assenza di politiche industriali strategiche, la timidezza contro il dramma delle delocalizzazioni, e così via. 

Contro tutte queste scelte politiche che non faranno altro che aumentare disuguaglianze e colpire i servizi pubblici essenziali che soprattutto noi della Funzione Pubblica abbiamo il dovere di difendere, siamo chiamati a scioperare il prossimo giovedì 16 dicembre. Lo faremo per noi e lo faremo anche per solidarietà a chi soffre più di noi le conseguenze della crisi e del fallimento del modello socio-economico che continuano a riproporci, perché uniti siamo più forti. 

Per un fisco più equo, per delle pensioni più generose, per un lavoro dignitoso e per un Paese migliore, facciamo sentire forte il nostro dissenso a chi finora non ha voluto ascoltare. Il contributo di ognuno di noi sarà determinante.

Il blog della FP CGIL INPS - BeInps

Guarda anche le videocard tematiche CGIL sullo sciopero: https://www.cgil.it/tag/video-card-cambiamanovra/

Scarica il materiale grafico della CGIL sullo sciopero generale: https://www.cgil.it/speciali/2021/cgil-legge-di-bilancio-2022/2021/12/08/news/insieme_per_la_giustizia_sciopero_generale_cgil_e_uil_16_dicembre_2021_-_materiali_grafici-1711567/ 


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