Passa ai contenuti principali

POST IN EVIDENZA

IN ASCOLTO DEI FUTURI COLLEGHI: I CONTATTI FP CGIL INPS SUL TERRITORIO

IL CCNI 2020/2021 SPIEGATO AI LAVORATORI - PARTE I

Finalmente nei giorni scorsi si è chiusa in modo positivo la trattativa sul Contratto Integrativo 2020/21.
Vogliamo iniziare a fare un po’ di chiarezza, sia per aiutare le colleghe e i colleghi nella comprensione del testo, che trovate qui sul blog a vostra disposizionericordando che è solo l’ipotesi che dovrà essere vagliata dagli organi di controllo -, sia perché sappiamo che i soliti noti sono già pronti con il loro armamentario di attacchi vuoti e strumentali.
Visto che in queste settimane abbiamo ricevuto diverse domande, riteniamo utile rispondere:

Perché queste trattative sono state così lunghe?
Partiamo dal presupposto che nel pubblico impiego le trattative per la firma di un CCNI sono vincolate a dei tempi tecnici, legate ad esempio allo stanziamento di risorse per il salario accessorio. Oltre a questo, è importante tener presente che il CCNI è l’atto che disciplina i criteri per l’erogazione del salario accessorio ai lavoratori e può anche contenere previsioni di carattere normativo, come quelle relative alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro, ad esempio. I tempi lunghi, non sono frutto di disinteresse verso i lavoratori ma, al contrario, espressione del desiderio di dare risposte precise ai bisogni dei lavoratori, senza dimenticare che un contratto è sempre siglato da più parti ed è frutto dell’incontro di queste diverse volontà, della mediazione tra esigenze differenti, a volte contrapposte.

E perché avete scelto di fare un contratto integrativo biennale? Non sarebbe stato meglio farne due separati? E, soprattutto, è possibile fare un contratto biennale?
Certo che è possibile! La scelta se fare un contratto annuale ovvero biennale è rimessa alle parti della contrattazione integrativa, soprattutto nel momento in cui ci stiamo riferendo a un’annualità (2020) già scaduta. Insieme ad altre sigle, abbiamo proposto all’Amministrazione un contratto biennale per consentire alla contrattazione di Ente di rimettersi in pari con l’anno solare in corso. Se gli organi di controllo interni ed esterni daranno il loro “ok” a questa ipotesi di contratto, già a partire dall’autunno si potrà valutare di avviare la contrattazione integrativa per il 2022.

In più, con questo CCNI abbiamo rispettato degli impegni che avevamo preso con i lavoratori: sono previste progressioni orizzontali per tutti i lavoratori di area A e B, così da garantire un ulteriore avanzamento economico e dare un tangibile segno di riconoscimento al lavoro che questi colleghi quotidianamente svolgono. 
E’ previsto l’impegno ad avviare progressioni economiche per il personale di area C, con le risorse aggiuntive che dovrebbero arrivare per effetto dello sblocco del limite al tetto dei fondi di Ente. Ricordiamo, infatti, che ad oggi, l’importo del Fondo Risorse Decentrate dell’Inps, come quello di tutte le altre Amministrazioni delle Funzioni Centrali, è stato bloccato dall’art. 23, comma 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75. Per questo, visto che l’attuale Governo si è impegnato a togliere questo blocco nei prossimi mesi, abbiamo ritenuto giusto assumerci l’impegno di dare un riconoscimento economico anche ai tantissimi colleghi di area C, una volta che lo sblocco sarà operativo.
Ricordiamo anche che, per effetto di questa firma, i tanti colleghi consulenti della protezione sociale che ancora non percepivano il TEP, potranno ora percepirlo, com’era giusto, avendo previsto già nel precedente CCNI la riduzione da 24 a 12 mesi come tempo necessario per il percepimento del Tep.
Sempre con l’intenzione di non lasciare indietro nessuno e di far arrivare un po’ di soldini in più ai colleghi, abbiamo proposto e ottenuto che gli acconti mensili sugli incentivi speciali, oggi pari a 90 euro, diventassero pari a 110.

a cura di FP CGIL INPS

 


SCRIVI AL NOSTRO BLOG:

Nome

Email *

Messaggio *