I risultati di questa tornata elettorale in Inps meritano qualche spunto di riflessione. Partiamo dal dato nazionale. I numeri ci dicono che il sindacato confederale esce rafforzato, con oltre il 65% dei consensi complessivi, rispetto alla precedente tornata elettorale. Nonostante quello che si diceva e scriveva sui contratti sottoscritti, nazionale e integrativo, e nonostante il cumulo di inesattezze che sono state sparse sull’obbligo previsto per legge della valutazione della performance organizzativa e individuale. Valutazioni che, invece, andranno gestite con competenza e preparazione, e non con un’acritica opposizione, per correggere le eventuali distorsioni, neutralizzarne gli aspetti negativi e porre rimedio all’evidente impreparazione da parte di un buon numero di dirigenti nel gestire questa partita. Limitarsi a dire no, non serve a nulla, anzi finisce per lasciare campo libero alle iniziative dell’amministrazione, che va invece incalzata con pazienza certosi...
Lo spazio di confronto dei lavoratori INPS
