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IN ASCOLTO DEI FUTURI COLLEGHI: I CONTATTI FP CGIL INPS SUL TERRITORIO

ESITO ELEZIONI RSU: IL SENSO DELLA RESPONSABILITÀ

 


 I risultati di questa tornata elettorale in Inps meritano qualche spunto di riflessione. Partiamo dal dato nazionale. I numeri ci dicono che il sindacato confederale esce rafforzato, con oltre il 65% dei consensi complessivi, rispetto alla precedente tornata elettorale. Nonostante quello che si diceva e scriveva sui contratti sottoscritti, nazionale e integrativo, e nonostante il cumulo di inesattezze che sono state sparse sull’obbligo previsto per legge della valutazione della performance organizzativa e individuale. Valutazioni che, invece, andranno gestite con competenza e preparazione, e non con un’acritica opposizione, per correggere le eventuali distorsioni, neutralizzarne gli aspetti negativi e porre rimedio all’evidente impreparazione da parte di un buon numero di dirigenti nel gestire questa partita. 

Limitarsi a dire no, non serve a nulla, anzi finisce per lasciare campo libero alle iniziative dell’amministrazione, che va invece incalzata con pazienza certosina e attraverso un laborioso lavoro di mediazione, assumendosi le responsabilità proprie del ruolo di rappresentanza. Senza rinunciare ovviamente allo strumento della mobilitazione che però va costruita intorno ad una proposta forte, credibile e soprattutto praticabile, senza attingere al mondo delle fiabe, nell’ipotesi migliore, o peggio ancora alla pura cialtroneria, e muovendosi in un sistema di regole conquistate e stabilite al tavolo della contrattazione. 

In questo contesto la FP CGIL è sicuramente in campo ed è ritornata ad essere il secondo sindacato all’interno dell’Inps sul piano nazionale. Un segnale importante che ci deve spronare a continuare nel nostro impegno sul versante della tutela dei diritti, prestando occhi e orecchie attenti alle novità e alle nuove opportunità che si stanno evidenziando nei processi di trasformazione in atto nelle pubbliche amministrazioni, compresa la nostra, in primis smart working e change management. Rispetto ad altri, però, il nostro tratto distintivo dovrà essere la capacità di esprimere una visione critica ma costruttiva sulle questioni in campo, che sfoci alla fine in un progetto che possa portare ad un miglioramento complessivo della realtà lavorativa in cui si opera e del rapporto con la cittadinanza.

Passando invece al contesto locale in cui operiamo, Napoli, è chiaro che il risultato non ci soddisfa, anzi ci rammarica fortemente. Dovrà essere l’occasione di un’analisi approfondita, come è nostro costume, al termine della quale, appurate le cause e individuati i rimedi, bisognerà rimboccarsi le maniche e ripartire con lena, rinnovando e coinvolgendo. Anche ciò appartiene al senso di responsabilità e di appartenenza alla nostra organizzazione. A chiunque spetterà. Il quadrato rosso ovviamente rimane e assicurerà continuità di valori e contenuti.

Egidio Di Michele


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