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IN ASCOLTO DEI FUTURI COLLEGHI: I CONTATTI FP CGIL INPS SUL TERRITORIO

CONSIDERAZIONI DA UNA DOMENICA DI PRESIDIO

La terza legge della dinamica prevede che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Così è stata la reazione della Cgil all'attacco infame di sabato sera: uguale perché popolare, forte, ma contraria perché finalizzata a ricostruire una casa distrutta, a proteggere una comunità ferita e a riunirsi pacificamente con compagni, colleghi e democratici sinceri per il presidio di domenica mattina.

Il quadrato rosso che rappresenta la Cgil deriva proprio da questa capacità di fare quadrato, perché la nostra forza è difensiva e per questo è giusta: parte dalle mani dei singoli iscritti che sono andati immediatamente a sistemare la sede devastata e arriva ai tavoli nazionali, dove i nostri rappresentanti possono sedersi da pari a pari dopo anni di lotte e conquiste.

Coloro che ci hanno attaccato sabato affermano di rappresentare un'Italia che soffre, che ha subito la crisi. E lo dicono a noi? Noi che abbiamo lavorato di notte per pagare la Cassa Integrazione; noi che abbiamo garantito i servizi dei Patronati; noi che siamo stati nei reparti a curare i malati di Covid perché abbiamo messo l'interesse collettivo sopra il nostro. E sappiamo che per costruire l'Italia di domani non c'è bisogno dell'ennesimo capopopolo, ma di lavoratori uniti che tornino protagonisti del loro destino.

Sarebbe da ingenui, però, pensare che i gravi fatti di sabato nascano dal nulla; sono infatti il prodotto di un contesto potenzialmente esplosivo che come Organizzazioni Sindacali abbiamo il dovere di limitare e già dalla prossima campagna per le Rsu: siamo superiori alle parole tossiche, agli insulti gratuiti, alle semplificazioni bugiarde e avremo reso il miglior servizio per una democrazia più sana e più avanzata.

di Vincenzo Perruccio

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