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IN ASCOLTO DEI FUTURI COLLEGHI: I CONTATTI FP CGIL INPS SUL TERRITORIO

COSA ASPETTIAMO A MOBILITARCI? INTERVENTO DI UN ISCRITTO

 

Il testo è tratto dall’intervento all'assemblea sindacale unitaria del 1 ottobre dell’autore. 

Essendo tra gli ultimi a intervenire , lo svantaggio è che molti punti siano già stati affrontati ma il vantaggio è che ho avuto modo di sentire le considerazioni di tutti gli interlocutori precedenti: ovviamente ho potuto ascoltare le problematicità settoriali, spesso comuni a tutte le sedi che dunque sarebbe tedioso riepilogare.
Eppure su due punti in particolare mi permetto di dire la mia:

- Il primo è quello delle “assunzioni”.
La pubblica amministrazione, lo sappiamo e lo abbiamo ribadito più volte, ha un'età media tra le più alte in Europa, il fabbisogno di nuove leve è enorme e quota 100 ha amplificato con i pensionamenti e dunque con relativo personale in uscita, tale esigenza.
Tante  unità operative, comprese la mia, sono state oggetto di riduzione di personale: questo perché c'è gente che va in pensione e colleghi che trovano altre strade professionali.
Ovviamente  nelle altre p.a. l'andazzo non sarà dissimile.
Dunque, dico unendomi ai cori degli entusiasti, ben vengano le assunzioni, ma occhio, la logica selettiva “titolocentrica” che Brunetta ha tentato di imporre, andrà sempre contrastata, perché la selezione deve avvenire sul merito, con prove in cui i titoli non siano esclusivi;  la corsa ai titoli  e selezioni incentrate su queste, rischiano di premiare chi ha più soldi da investire e dunque chi proviene da famiglie facoltose alle spalle, penalizzando invece il ceto medio e basso.

- Altro punto su cui mi voglio pronunciare è quello del green pass, che capisco sia un argomento assai divisivo.
 Premetto che  sono favorevole ai vaccini, forte sostenitore della sanità pubblica, motivo per cui lo scorso anno sono anche sceso in sciopero in solidarietà al personale sanitario; però ritengo in relazione ai lavoratori , che accostare il green pass alla discrezionalità del controllo  del datore di lavoro, soprattutto in ambito privato e l'Italia è l' unico caso in Europa, rischi di essere  un arretramento sul piano sindacale e politico.
Il green pass, lo ricordo non è uno strumento scientifico, ma è figlio di una scelta politica e non immune da contraddizioni anche enormi.
Vorrei citarne una: il green pass esclude chi si è vaccinato con altri vaccini , sia lo Sputnik V che i vaccini cinesi (pur riconosciuti dall'Oms), indiani o cubani.
Un ricercatore italiano, Fabrizio Chiodo che ha contribuito a Cuba allo sviluppo del vaccino Soberana 02 che si è fatto inoculare,  lavora al CNR di Pozzuoli e ora si trova nella scandalosa situazione di non potere avere il green pass.
Spesso associare i problemi alle persone permette di meglio identificarli e non considerarli come astratti: una mia  conoscente ungherese, lavora in Italia e vaccinatasi con lo Sputnik nel suo paese, ora rischia di avere problematicità sul luogo del lavoro in Italia. Qui non parliamo di escludere le persone da un aperitivo, ma di creare delle restrizioni in ambito lavorativo e spesso (come nei casi appena enunciati) in una logica che esula dalla dinamica strettamente vaccinale.

Sindacalmente penso, ci chiamiamo funzione pubblica, la cosa che dovremmo fare  a questo punto qual’è? Incalzare il governo appunto sulla sanità pubblica!
Chiedere al Ministro Speranza, che fine hanno fatto le 150.000 assunzioni promesse?
Perché sono stati tagliati in decenni sanità e posti letto e terapie intensive?
Perché non si è investiti nella medicina di prossimità territoriale che pure ha dato esiti interessanti come in progetti come quelli applicati in Piemonte?
Perché non si dice niente sul fatto che la sanità pubblica sia nel  PNRR una delle ultime voci per fondi stanziati? Perché non  ammettiamo che se figura  tra le  ultime voci,  lo è perché la filosofia sottostante di chi governa l'unione europea è una filosofia liberista per cui la sanità pubblica non deve avere risorse o se proprio devono erogargliene, le vanno assegnate le briciole?

Continuo dicendo che spesso in questi mesi ho sentito additare Brunetta come causa di tutti i problemi!
Sarà anche vero ma Brunetta non è venuto dal nulla, ricordiamo che la precedente ministra è stata rimossa e trasferita ad altro ministero e Brunetta è stato messo lì, perché congeniale al governo Draghi che ricordo è lo stesso che ha smantellato l'industria pubblica italiana quando stava al ministero del tesoro; è lo stesso autore della famosa lettera scritta con Trichet in cui chiedeva al governo italiano di allora, la liberalizzazione dei servizi pubblici essenziali, la riforma della contrattazione salariale e l'apposizione di indicatori di performance  nella p.a.

Dunque i nostri discorsi oltre che a critiche e osservazioni settoriali devono mirare al disegno che sta in alto.
 Gli altri comparti delle nostre compagini sindacali devono capire che va innalzato l'asticella del conflitto sociale.
Usciamo un attimo dai nostri uffici: tutti noi oltre che lavoratori, siamo anche consumatori. A breve saremo tartassati da aumenti ingenti del gas e dell'energia elettrica, dopo che i relativi mercati sono stati privatizzati promettendoci riduzioni di tariffe.
Tutt'ora stanno abolendo i residui del mercato tutelato incentivandoci a passare al libero mercato.
Aziende private licenziano i propri dipendenti con e-mail o con messaggi su whatsapp; abbiamo assistito alle scene di guardie private che picchiano i lavoratori in picchetto davanti i cancelli degli stabilimenti e abbiamo visto sindacalisti barbaramente investiti durante gli scioperi.
I contratti cococo continuano a imperversare nel mercato del lavoro e costituiscono strumenti di sfruttamento legalizzati; ancora, le proposte politiche su nuove modifiche relative all'età pensionabile fanno rabbrividire.

Dunque e  concludo, o sappiamo leggere e individuare il disegno tracciato dall'alto e ce la prendiamo con l'artista, oppure rimaniamo a inveire contro la matita....
Che aspetta dunque il sindacato a mobilitarsi e a mobilitare lavoratori, studenti e pensionati?

di Francesco Fustaneo


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