Perché votare il 5, 6, 7 aprile le liste della FP CGIL in Inps? Perché si eserciterebbe un voto utile al fine di proseguire nel percorso di innovazione dell’Istituto, in un contesto dove la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori si coniuga con la necessità di una pubblica amministrazione efficiente e al passo con i tempi, senza nostalgie anacronistiche rispetto ad un passato che non esiste più. Anzi verrebbero poste le basi per cogliere in maniera compiuta quelle opportunità e le nuove sfide che l’attualità ci propone. A partire dal lavoro agile, che a seguito della pandemia, ha avuto una grande accelerazione e che ormai si è affermato come una nuova filosofia nella gestione delle risorse umane, fondata sul fatto che vengono restituite alla persona flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da usare. Un moderno approccio all’attività lavorativa che consente un bilanciamento più efficace tra qualità della vita e produttività. Chiaramente questa nuova modalità di lavoro finisce per comportare una maggiore responsabilizzazione nei risultati, che però deve assolutamente accompagnarsi alla sua regolamentazione, come codificato dal CCNL in corso di ratifica, e alla continua ricerca di nuove opportunità che accrescono i diritti dei lavoratori (riconoscimento del buono pasto e altro). Votare la FP CGIL, inoltre, permetterà di garantire un costante progresso verso la completa valorizzazione del personale, il cui centro motore è costituito dal nuovo ordinamento professionale. Senza dimenticare la grande opportunità derivante da una rapida attivazione delle procedure di progressione in deroga tra le aree, previste sempre dal nuovo CCNL. Insomma, c’è tanto lavoro da fare e la FP CGIL, come sempre, metterà a disposizione delle lavoratrici e dei lavoratori entusiasmo, competenza, e serietà, scevra da ogni forma di demagogia e da urla e strepiti che non portano a nulla. Pensiamo a noi: votiamo la FP CGIL. Servirà a garantire la contrattazione sul luogo di lavoro più forte e inclusiva.
Egidio Di Michele
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