Azioni che devono essere intraprese dalle grandi organizzazioni e istituzioni, sia pubbliche che private, ma anche da tutti i cittadini per poter fare veramente la differenza. E ’infatti sempre più urgente e necessario pensare ed agire per costruire un nuovo modello di società che sia sostenibile e che possa arginare il preoccupante degrado delle condizioni ambientali che influiscono negativamente anche sulla salute di tutti noi.
Da diversi anni la sensibilità riguardo al tema ambientale, al cambiamento del clima planetario e al risparmio energetico è fortemente aumentata e, su scala mondiale, si sono intraprese diverse iniziative, una su tutte “Fridays for future”, o a livello nazionale campagne di sensibilizzazione trasversale come ad esempio “M’illumino di meno” promossa dalla trasmissione radiofonica di radio 2, Caterpillar. L’idea nasce nel 2005, dove si chiede agli ascoltatori e ai cittadini di spegnere le luci non indispensabili per abbassare i consumi e il dispendio inutile di energia, e allo stesso tempo propone di aumentare spazi verdi piantando nuovi alberi, indispensabili per la riduzione dei gas serra, responsabili dell’innalzamento delle temperature.
Per ogni amministrazione che aderisce al gesto simbolico di spegnere, ad esempio, le luci della propria facciata nella giornata dedicata alla campagna, che per il 2021 è stata il 26 marzo, devono però poi seguire politiche concrete nella gestione delle risorse, rivolte alla sostenibilità e alla riduzione di rifiuti e degli sprechi, in modo da contribuire concretamente al miglioramento della vita futura di tutti e tutte.
Come FP CGIL, chiediamo all’Inps di aderire a questa iniziativa per il 2022, non solo simbolicamente, ma iniziando da subito un percorso ecologico che, se in parte ha già visto alcuni apprezzabili segnali di attenzione, come la campagna Plastic Free, a nostro giudizio ha ancora tanti margini di crescita e miglioramento in tanti ambiti e su tutto il territorio nazionale.
Per arrivare ad essere davvero un INPS GREEN, sarà necessario sia il contributo dell’Istituto, che dovrà attuare quelle innovazioni strutturali nel segno del miglioramento energetico, che quello di ogni lavoratore e lavoratrice, i quali adottando tutti quei comportamenti virtuosi potranno contribuire attivamente a salvare il Pianeta.
La nostra proposta è quella di destinare parte dei risparmi, ottenuti in ogni sede, per promuovere politiche di incremento salariale del personale e parte da investire in infrastrutture e apparecchiature per migliorare l’efficienza energetica degli stabili dell’intero Istituto, il tutto previo confronto con le OOSS.
1. Spegnere le luci quando non servono e ogni volta che si esce dalla stanza
2. Evitare di installare le serrande fisse che costringono il personale a lavorare tutto il giorno con le luci accese invece di utilizzare la luce naturale
3. Spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici e staccare i caricabatterie
4. Risparmiare la carta e stampare solo quando è strettamente necessario
5. Limitare l’uso degli ascensori ai casi di effettiva necessità
6. Limitare ulteriormente l’uso della plastica monouso
7. Fare in modo che di giorno siano spente le luci nei corridoi con le finestre e adottare sensori di movimento per l’accensione delle luci di sera
8. Installare lampade a LED e a risparmio energetico
9. Dotare le stanze di termostati dedicati, dove si possa regolare la temperatura secondo le esigenze e ridurre gli spifferi alle finestre
10. Piantare alberi negli spazi verdi oppure anche in grandi vasi ove non ci sia spazio esterno
11. Installare pannelli fotovoltaici sui tetti.
La sinergia fra investimenti aziendali e comportamenti individuali assume, quindi, un’importanza decisiva per le sorti del nostro pianeta, con l’obiettivo di conservarlo e renderlo migliore per le nostre future generazioni.
di Lucia Basco e Massimiliano Ruggiero
